Andragathos

Carmine Turano è un camionista che consegna carni a ristoranti e macellerie della zona ovest di Sydney. Ha un passato da giovane viziato, senza arte né parte, barcamenandosi tra un lavoro occasionale e l'altro e solo un "incidente di percorso" lo ha costretto a prendersi delle responsabilità. Dal padre, un migrante calabrese spezzatosi la schiena tutta la vita con lavori usuranti, ha ereditato le uniche filosofie che questi conosceva: l'onestà, il sacrificio e il rispetto per il...
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Carmine Turano è un camionista che consegna carni a ristoranti e macellerie della zona ovest di Sydney. Ha un passato da giovane viziato, senza arte né parte, barcamenandosi tra un lavoro occasionale e l'altro e solo un "incidente di percorso" lo ha costretto a prendersi delle responsabilità. Dal padre, un migrante calabrese spezzatosi la schiena tutta la vita con lavori usuranti, ha ereditato le uniche filosofie che questi conosceva: l'onestà, il sacrificio e il rispetto per il prossimo, ma soprattutto che da certe situazioni si può uscire "solo in una bara".La sua esistenza si intreccia con quella di Domenico Corallo, un uomo molto facoltoso, che fa affari sia in patria che all'estero e che ha connessioni in ogni ambiente che conti. Corallo ha imparato tutt'altro dal padre, anch'egli migrante calabrese, ma riesce abilmente a camuffare la sua personalità dietro il paravento di uno stile di vita ricercato e lussuoso. I due si conosceranno apparentemente per caso e si scontreranno in un epilogo dove la decisione giusta o sbagliata farà la differenza tra la vita o la morte.Andragathos - 'Nduja connection, terza opera narrativa di Danilo Sidari dopo le raccolte di racconti Schizophrenia migrantis (2012) e Liguritudine (2015), è un dosato mix di creatività e di accurata ricerca documentale, che attraverso uno sguardo smaliziato, lucido, a tratti ironico, pone l'attenzione del lettore su un universo - quello della criminalità organizzata - e sulle sue diramazioni simili a tentacoli. Tentacoli che partono da un qualsiasi paesino aspromontano e si allungano fino a raggiungere una metropoli australiana e da qui, con continui rimbalzi geografici, si estendono fino a includere intere nazioni dislocate nei cinque continenti costituendo, di fatto, una rete globale del crimine.