Artigli D'Orso

«Avrebbe ricevuto un nuovo nome. Non riusciva a toglierselo dal cuore. Sarebbe tornato al villaggio e lo avrebbero accolto con tutti gli onori che meritavano il suo coraggio e la sua forza. Le ragazze lo avrebbero ammirato e, una in particolare, avrebbe eseguito il trillo della vittoria con particolare eccitazione e gioia. Aveva promesso che gli avrebbe trasmesso spiritualmente la sua determinazione a vincere e lo aveva fatto. Era sicuro che fosse stata lei, Quarto di Luna, a dargli...
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«Avrebbe ricevuto un nuovo nome. Non riusciva a toglierselo dal cuore. Sarebbe tornato al villaggio e lo avrebbero accolto con tutti gli onori che meritavano il suo coraggio e la sua forza. Le ragazze lo avrebbero ammirato e, una in particolare, avrebbe eseguito il trillo della vittoria con particolare eccitazione e gioia. Aveva promesso che gli avrebbe trasmesso spiritualmente la sua determinazione a vincere e lo aveva fatto. Era sicuro che fosse stata lei, Quarto di Luna, a dargli tutto quel coraggio. Sicuramente le sue madri e le sue sorelle avevano fatto lo stesso, ma Quarto di Luna lo amava e ammirava più di ogni altra e aveva troppa paura di perderlo per non pregare più intensamente. Il padre gli avrebbe dato un nuovo nome, un nome altisonante, adeguato all'impresa. Avrebbe chiamato per primi i Piccoli Anziani, No'n-Ho'n Shinkah, degli Orso Nero, il Fuoco al quale apparteneva, e poi tutti gli altri per fare una grande festa. Certo, non c'era molto cibo, essendo appena cominciata Be, la primavera, ed essendoci scarsità di selvaggina e di piante selvatiche commestibili, ma se la sarebbero fatta bastare tutti, abituati alle privazioni dell'inizio della rinascita della vita.»Questo è uno dei primi quattro racconti introduttivi la saga di Raymond Cashin, scritti da lui medesimo agli inizi del novecento, e narrati sulla base delle storie e dei racconti che ascoltava attorno al fuoco o davanti un bicchiere di whiskey. Protagonisti sono i personaggi, più o meno secondari (in alcuni casi anche terziari, nel senso che sono storie che Raymond ha sentito e che parlano di persone da lui non conosciute). Sono brevi, circa dieci cartelle, e di facile lettura. Da leggere nei ritagli di tempo (magari sulla metro).