Canofiena Romana e Cavalli de Razza Costaguti Breve Viaggio Nella Romanità Linguistica Scomparsa o in Divenire |
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Author:
| Nobili, Carlo |
Series title: | Serie Romanesca Ser. |
ISBN: | 979-8-6903-5592-0 |
Publication Date: | Sep 2020 |
Publisher: | Independently Published
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Book Format: | Paperback |
List Price: | USD $13.70 |
Book Description:
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Espressioni, modi di dire e curiosità linguistiche sono i grandi depositari dell'identità locale, il biglietto da visita che ogni dialetto presenta al mondo, il piano di volo, il borderò del suo procedere. Il dialetto è però una categoria effimera, non è per sempre, pur nel rispetto delle specifiche caratteristiche morfologiche, sintattiche, lessicali e di cadenza, il dialetto che oggi si usa a Roma non è lo stesso di quello del Belli o degli autori che lo precedettero e, di certo,...
More DescriptionEspressioni, modi di dire e curiosità linguistiche sono i grandi depositari dell'identità locale, il biglietto da visita che ogni dialetto presenta al mondo, il piano di volo, il borderò del suo procedere. Il dialetto è però una categoria effimera, non è per sempre, pur nel rispetto delle specifiche caratteristiche morfologiche, sintattiche, lessicali e di cadenza, il dialetto che oggi si usa a Roma non è lo stesso di quello del Belli o degli autori che lo precedettero e, di certo, quello di domani, pur nelle affinità strutturali, non sarà come quello che oggi si parla per le strade e nelle case di Roma. Ogni epoca ha avuto, ha ed avrà il suo romanesco, questo infatti, è in stretta unione dialettica con il divenire della nostra città e le sue trasformazioni antropologiche. Così come accade altrove, anche se con minore velocità e diffusione, a Roma scompaiono, inghiottiti nel buio della memoria, antiche parole e modi di dire, altri ne nascono, alcuni termini cambiano di significato, altri vengono solo apparentemente dimenticati, altri ancora se ne coniano con il marchio impresso della fucina di origine (regionale, gergale, generazionale, settoriale, ecc.), nuove saggezze proverbiali prendono il posto di quelle non in uso, si evolve, in un ricambio naturale e necessario, la fisiologia del lessico e della comunicazione orale ma, così come accade alla lingua, anche il dialetto non si estingue. Si arricchisce e ciò che nel parlato quotidiano è ormai da tempo scomparso, un modo di dire, un termine, viene - come ha scritto Stefano Bartezzaghi in un articolo apparso il 26 aprile del 2007 su la Repubblica - pietosamente ricoverato nei vocabolari per dar modo a chi per caso lo incontri in qualche vecchio libro e voglia incarognirsi nel comprenderne il significato, di averne soddisfazione. Questo libro nasce sostanzialmente per due ragioni: la prima è quella di dare un seguito, con un'altra pubblicazione a stampa, alla curiosità tutta amatoriale dell'autore nei confronti della materia, in un appagante contesto di sano otium - così come lo intendevano i nostri avi latini -, frutto e meta del raggiungimento della agognata pensione. La seconda ragione è ravvisabile in quel poco di pretenziosità che si nasconde in tutti coloro che fanno opera di scrittura, dare un piccolo contributo a che, in prima istanza, ciò che scompare abbia una sua "lapide" che funzioni come "Memoriae Loci" e, in seconda battuta, a che ciò che arriva abbia una sua dignità linguistica e sia accettata come esempio di vivezza e forza metamorfica di un dialetto.