Educare Piccoli Eroi per un Mondo Migliore

Non sono mai stato uno scolaro modello. Nel registro si annotavano una quantità spropositata di mie assenze. Ma il risultato nell'insieme era più che soddisfacente. Tanto che talvolta finivo con l'essere nominato perfino capoclasse. La cosa più terrificante allora era il momento in cui il maestro mi faceva tirare una linea bianca sulla lavagna nera e si assentava. Il mio compito era segnare da una parte il nome dei cattivi e dall'altra parte quello dei buoni, in assenza del maestro....
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Non sono mai stato uno scolaro modello. Nel registro si annotavano una quantità spropositata di mie assenze. Ma il risultato nell'insieme era più che soddisfacente. Tanto che talvolta finivo con l'essere nominato perfino capoclasse. La cosa più terrificante allora era il momento in cui il maestro mi faceva tirare una linea bianca sulla lavagna nera e si assentava. Il mio compito era segnare da una parte il nome dei cattivi e dall'altra parte quello dei buoni, in assenza del maestro. Era un compito che mi procurava un disagio enorme, un compito che proprio non mi riusciva di assolvere. Avevo compagni che erano capaci di svolgerlo in una maniera esemplare, con una sicurezza e un piglio straordinari. Li invidiavo. A me non riusciva e, il più delle volte, al ritorno, il Maestro trovava la lavagna esattamente così come l'aveva lasciata: una lastra nera divisa da una riga bianca, senza neppure un nome scritto sopra.Già, come si scelgono i buoni dai cattivi? E soprattutto com'è che i buoni diventano cattivi? Perché al principio i miei compagni a me sembravano tutti buoni, ecco quand'è che dovevo segnarli nella parte dei cattivi? Cioè come si diventa cattivi? E quand'è che si è così cattivi da dover essere inesorabilmente e eternamente ascritti sul lato brutto della lavagna?