Ettore Fieramosca Ovvero la DISFIDA DI BARLETTA |
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Author:
| D'Azeglio, Massimo |
Series title: | Risorgimento Italiano Ser. |
ISBN: | 978-1-7181-0707-6 |
Publication Date: | Aug 2018 |
Publisher: | Independently Published
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Book Format: | Paperback |
List Price: | USD $10.00 |
Book Description:
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Pubblicato nel 1833 "Ettore Fieramosca" è ambientato nella città di Barletta. Siamo in pieno Cinquecento, quando l'Italia era in gran parte occupata da milizie straniere. Il romanzo racconta dell'affronto di un soldato francese all'indirizzo dei cavalieri italiani, vendicato da questi con coraggio e valore intrepidi. Insieme alle contese militari, spiccano nel romanzo l'infelice amore fra Ettore e Ginevra e le tormentate passioni di Elvira e Fanfulla da Lodi. Il romanzo rientra nel...
More DescriptionPubblicato nel 1833 "Ettore Fieramosca" è ambientato nella città di Barletta. Siamo in pieno Cinquecento, quando l'Italia era in gran parte occupata da milizie straniere. Il romanzo racconta dell'affronto di un soldato francese all'indirizzo dei cavalieri italiani, vendicato da questi con coraggio e valore intrepidi. Insieme alle contese militari, spiccano nel romanzo l'infelice amore fra Ettore e Ginevra e le tormentate passioni di Elvira e Fanfulla da Lodi. Il romanzo rientra nel filone romantico di grande successo dei "romanzi storici". È un mondo idealizzato in cui Ettore Fieramosca è disegnato come emblema di virtù cavalleresca ed eroe dell'identità nazionale ante litteram.Ettore Fieramosca è un vero personaggio storico, realmente vissuto. Era un nobile di Capua, di famiglia tradizionalmente fedele agli Aragonesi. Nel 1503 combatteva sotto le bandiere di Gonzalo di Córdoba contro i Francesi, quando le ingiurie del cavaliere francese de La Motte, prigioniero a Barletta, che metteva in dubbio il valore degli Italiani, causarono la famosa disfida. Questa si combatté il 13 febbraio. I tredici campioni italiani guidati da Fieramosca vinsero contro altrettanti francesi. Fieramosca soggiornò poi presso la corte spagnola e rientrò a Napoli nel 1505. Fu poi privato di averi e onori e incarcerato, non si perché. Più tardi, reintegrato, partì per la Spagna, dove morì a Valadolid nel 1515.