Frottage

Il progetto Frottage è nato durante il secondo lockdown in un momento in cui, noi come tutti, avevamo la sensazione che la vita fosse altrove, di essere "chiusi fuori", o che gli altri fossero "chiusi dentro" per paura o necessità. Tra aprile e giugno 2021 siamo poi riusciti a svilupparlo coinvolgendo gli abitanti dei quartieri della Zona 3 di Milano.
Avviando un dialogo con le persone, cercando la loro complicità e seguendo i loro consigli, ci siamo fatti guidare nella scelta di diversi portoni ai quali appoggiare grandi fogli di carta per trasferire le tracce di legni, serrature o ferri battuti con delle grosse matite scure. Il risultato di queste azioni sono dei frottage: disegni/impronte che ci fanno percepire anche la tridimensionalità dei portoni.
Grazie a persone attive nelle associazioni di quartiere, amici impegnati nell'amministrazione del Municipio e studiosi, ma anche baristi, portinaie e poi - durante il "corpo a corpo" del frottage - grazie alla curiosità dei passanti e la complicità di chi abita in quegli stessi palazzi, sono emerse le storie dei luoghi: quelle che ci hanno fatto oltrepassare i portoni.
Ogni disegno infatti, è accompagnato da un racconto che combina le voci dei protagonisti con ricerche storiche, immaginazione e diversi strati di realtà. Ogni racconto è una storia che attraversa e reinventa la Storia - in modo letterario divertito o drammatico - che appartiene alla quotidianità, ma anche alle grandi narrazioni e ai grandi temi del convivere, collaborare e condividere.

Il libro contiene le riproduzioni di sedici frottage realizzati e i racconti relativi a ogni portone, i nomi di tutte le persone coinvolte e i testi introduttivi di Maria Fratelli, Caterina Antola, Luca Costamagna, Alexa Avitabile Leva, Roberto Dulio, Gabi Scardi. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Comune di Milano, Municipio3, Casa Museo Boschi Di Stefano e Associazione I Baconiani.

Fondata nel 1984 da Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà, Premiata Ditta ha interrogato le questioni dell'autorialità e dell'individualità, evocando, per sovvertirla, la logica aziendale della produzione e del profitto. Gli artisti hanno partecipato a Biennali, Quadriennali e a mostre internazionali. Nel 1995 hanno dato vita a UnDo.Net, un modello partecipativo e indipendente di creazione di valore immateriale ancora oggi liberamente accessibile come archivio online. Negli ultimi anni Premiata Ditta ha organizzato Studi Festival (fino al 2017) e attualmente Walk-In Studio, un'iniziativa che coinvolge e coordina decine di autori nella creazione di mostre ed eventi all'interno degli studi d'artista e in vari spazi urbani di Milano. Da segnalare poi i progetti You are here (MAMbo Bologna, 2018), Odori (Biennolo, Milano 2019) e Profiles (2018-2019), realizzato nell'isola di Graciosa, in Portogallo, e documentato in un volume edito in Italia da Meltemi.
Hanno scritto di Premiata Ditta numerosi critici italiani e stranieri, tra cui Marco Senaldi, Giacinto Di Pietrantonio, Yves Aupetitallot, Nicolas Bourriaud nel suo storico saggio del 1998 Esthétique relationnelle e Claire Bishop nel suo libro Artificial Hells: Participatory Art and the Politics of Spectatorship (2012) dedicato alle pratiche che rientrano nell'ambito dell'arte pubblica. I libri più recenti in cui si approfondisce il lavoro di Premiata Ditta sono a cura di Alessandra Pioselli, Cristiana Perrella, Elio Grazioli, Cecilia Guida, LuciIla Meloni, Emanuela Piccolo, Francesca Comisso.