Gufra

Siamo corde di un'arpa, che ha bisogno di amore per poter vibrare. Alla perenne ricerca del suono perfetto, di quella melodia che smuove la nostra anima, influenzati costantemente dal tono del suono che percepiamo a fianco, per scelta o per destino. La vibrazione vuole fluttuare all'interno delle pagine di questo romanzo, tessendone la trama e collegando le vite dei personaggi. L'amore che riesce a viaggiare sulle onde del suono prima e della luce poi, dando un senso ad ogni gesto...
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Siamo corde di un'arpa, che ha bisogno di amore per poter vibrare. Alla perenne ricerca del suono perfetto, di quella melodia che smuove la nostra anima, influenzati costantemente dal tono del suono che percepiamo a fianco, per scelta o per destino. La vibrazione vuole fluttuare all'interno delle pagine di questo romanzo, tessendone la trama e collegando le vite dei personaggi. L'amore che riesce a viaggiare sulle onde del suono prima e della luce poi, dando un senso ad ogni gesto bizzarro della nostra vita, come una legge universale.Il giovane Leonardo è al punto di svolta della sua carriera, decide di lasciare la città dove si era affermato professionalmente per fare ritorno nel luogo dove è cresciuto e dove ha conservato i ricordi più dolci della sua infanzia: la contradittoria e misteriosa Napoli.È lì che riscopre l'entusiasmo che aveva perso da tempo, coinvolto in un progetto stimolante dal suo vecchio mentore ai tempi dell'università, e ritrovando al contempo l'amico di sempre e l'amore che gli era mancato. Parallelamente si sviluppa la storia di Salvatore, ragazzo del rione sanità senza ambizioni particolari, ma con un unico obiettivo preciso da portare a termine: scoprire la verità sulla scomparsa della madre.Due facce della stessa medaglia, legati da un sottile filo immaginario concatenato da una serie di eventi che intrecceranno le loro storie, fino a metterli uno di fronte l'altro. Per la scoperta della verità.Napoli - Centro storico, via dei Tribunali. Suonano le campane delle chiese circostanti quando Ciro prende la chiave arrugginita dal mazzo che ogni mattina attacca al passante dei suoi jeans ormai usurati. La infila nel lucchetto aprendo il cancello e riponendola nel suo fedele marsupio. Lo stesso gesto di ogni mattina. Aziona il quadro di illuminazione mentre vicino al suo piede una scia di blatte passa velocemente. Alza lo sguardo e li di fronte a lui l'incredibile scoperta: un corpo ormai putrefatto inchiodato alla parete.Napoli - Rione Sanità. Salvatore scese le scale in fretta e in furia aveva solo 7 minuti. Accese il suo telefono, e puntuale arrivò il messaggio..era il Pescatore: "12.30 via Fontanelle" Spense subito il telefono e preso dall'agitazione salì sullo scooter. Sfrecciò all'interno del mercato appoggiando rapidamente il casco sulla testa, un ragazzo attraversò la strada correndo un attimo prima del suo passaggio. Lo seguì con lo sguardo e sul muro alle sue spalle lesse una scritta fatta con una bomboletta spray rossa: "GUFRA". Un flash di pensieri invase il suo cervello, come un dejavù. Si perse così in un ricordo che l'aveva portato fin lì in quel preciso istante. Il suono di un clacson lo riportò alla realtà, strinse le leve di entrambi i freni più che poté, ma non bastò ad evitare l'impatto. Cadde per terra ed il casco rotolò sull'asfalto. Più in là un urlo disperato seguito da un silenzio surreale. Il vestitino della piccola Penelope sporco e ricoperto di sangue come il piccolo orsacchiotto, giacevano al suolo ormai senza vita.Napoli - Quartiere Vomero. Il vagone giallo della metro Vanvitelli aprì le sue porte, Sabrina piegata dal peso dell'ansia entrò, sedendosi vicino ad una vecchietta col viso sorridente. Sentì quel profumo di acqua di colonia, probabilmente la stessa che usava sua nonna, e per un attimo tutto intorno perse d'importanza. Forse era l'unica strada che la porterà a dimenticare quello che era accaduto anni prima, ripeteva dentro sé stessa. Napoli - Posillipo, Via Orazio. Leonardo affacciato al balcone del suo appartamento si godeva il tramonto di sempre, quel momento in cui riusciva a dimenticare i problemi della vita di tutti i giorni ed a focalizzarsi solo sulla grandezza dell'universo. Ormai pensava solo all'errore che aveva fatto nel cercare di entrare con tutte le sue forze in quel progetto che aveva tanto desiderato. Ma forse gli restava ancora un'ultima carta da giocare per salvare sé stesso.