John Fitzgerald Kennedy, Morte Di un Presidente

L'omicidio di J.F.K. è rimasto nell'immaginario collettivo come la fine dell'epoca dell'innocenza e, probabilmente, è per questo motivo che scrivere su Kennedy diventa un lavoro complicato, una volta che ci si deve confrontare con la mole sterminata di scritti sulla sua presidenza, ma sopratutto sull'alone di mistero che ha lasciato in eredità la sua tragica morte. Questo libro inquadra la situazione politica degli Stati Uniti nel 1963 e la così detta "notizia", la visita del...
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L'omicidio di J.F.K. è rimasto nell'immaginario collettivo come la fine dell'epoca dell'innocenza e, probabilmente, è per questo motivo che scrivere su Kennedy diventa un lavoro complicato, una volta che ci si deve confrontare con la mole sterminata di scritti sulla sua presidenza, ma sopratutto sull'alone di mistero che ha lasciato in eredità la sua tragica morte. Questo libro inquadra la situazione politica degli Stati Uniti nel 1963 e la così detta "notizia", la visita del presidente in Texas, la sua morte a Dallas in seguito ad un attentato e le conseguenze dello stesso. Le notizie arrivate da Dallas via Roma, vengono affrontate in maniera non sempre chiara e precisa, ma con grande partecipazione dei giornalisti e degli uomini politici dell'epoca. La ragione di questo sta nel fatto che gli stessi giornalisti statunitensi, come lo stesso sopravvalutato Servizio Segreto, si sono ritrovati a fronteggiare una situazione enorme sotto tutti i punti di vista, politico ed emozionale. Infatti, da quello che emerge dalle testimonianze di coloro che erano vicini a Kennedy nella sua scalata verso il potere, nella sua presidenza fino alla sua morte, si può valutare che John Fitzgerard Kennedy non è stato solo un presidente che ha governato in uno dei periodi più delicati nella storia dell'umanità, in cui nel giro di poco tempo poteva nascere un conflitto nucleare, ma anche un leader pseudo religioso di una congregazione che si è instaurata nella Casa Bianca che non a caso venne ribattezzata "Camelot", e che con la morte dello stesso Kennedy ha dovuto abbandonare nella maniera più traumatica il suo ruolo privilegiato per fare spazio al meno carismatico, ma di certo più pragmatico, Lyndon Johnson. E di certo, con il passare degli anni, la stessa figura del presidente defunto è stata manipolata, dove veniva fatta luce sulla sua burrascosa vita privata e dove invece venivano spenti i riflettori su quella che è stata la sua figura politica.