La Scienza in Cucina e l'Arte Di Mangiar Bene Edizione Da Collezione - Pellegrino Artusi |
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Author:
| Artusi, Pellegrino |
ISBN: | 979-8-7764-0119-0 |
Publication Date: | Nov 2021 |
Publisher: | Independently Published
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Book Format: | Paperback |
List Price: | USD $14.12 |
Book Description:
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Pellegrino Artusi (Forlimpopoli, 4 agosto 1820 - Firenze, 30 marzo 1911) è stato uno scrittore, gastronomo e critico letterario italiano, autore di un notissimo libro di ricette:
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
In seguito a questo episodio, la famiglia Artusi decise di abbandonare quelle terre infestate dai banditi e nel maggio si trasferì a Firenze, capitale dell'allora più sicuro Granducato di Toscana. Gli Artusi si stabilirono in Via dei...
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Pellegrino Artusi (Forlimpopoli, 4 agosto 1820 - Firenze, 30 marzo 1911) è stato uno scrittore, gastronomo e critico letterario italiano, autore di un notissimo libro di ricette:
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
In seguito a questo episodio, la famiglia Artusi decise di abbandonare quelle terre infestate dai banditi e nel maggio si trasferì a Firenze, capitale dell'allora più sicuro Granducato di Toscana. Gli Artusi si stabilirono in Via dei Calzaiuoli, dove rilevarono un banco di vendita di seta.[1].
Gli affari del negozio a Firenze andarono benissimo: l'importazione dei bachi dalla Romagna e la vendita della seta, di stoffe e tessuti offriva ampi margini di guadagno. Da bottegai di paese, gli Artusi entrarono in contatto con importanti imprenditori serici, si fecero un buon nome nel campo e accumularono ricchezze, arrivando ad amministrare una vera fortuna[4].
Quando Firenze divenne capitale d'Italia nel 1865 Artusi decise di lasciare la mai amata attività commerciale e prima del 1870, neanche cinquantenne, si ritirò a vita privata per godere il frutto delle sue fatiche[4]. Non si diede all'ozio, giacché si occupò più liberamente e con più diletto delle letture dei classici italiani (scrisse una Vita di Ugo Foscolo nel 1878, e Osservazioni in appendice a trenta lettere di G. Giusti, nel 1880) e prese singolare gusto a scrivere ricette di cucina, avvalendosi di esperienze antiche e nuove. Pubblicò poi le sue creazioni nel famosissimo La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, del 1891.
Sposate le sorelle e morti i genitori, poté vivere di rendita, grazie al capitale accumulato e alle tenute che la famiglia possedeva in Romagna (a Borgo Pieve Sestina di Cesena e Sant'Andrea di Forlimpopoli). Abitò nel Villino Puccioni in piazza D'Azeglio a Firenze, dove tranquillamente condusse la sua esistenza fino al 1911, quando morì, a 90 anni. Celibe, trascorse gli ultimi venti anni della sua vita alla stesura di ben 15 edizioni de La scienza in cucina, sempre pubblicata a proprie spese e costantemente aggiornata nel linguaggio e nelle ricette. Con lui, vissero nel Villino Puccioni due fedeli domestici e due gatti; a Francesco Ruffilli, cuoco proveniente da Forlimpopoli, e a Maria - detta Marietta - Sabatini, governante toscana di Massa e Cozzile e personalità dominante della casa Artusi di Piazza D'Azeglio[5], lasciò, riconoscente, i diritti d'autore del libro; agli amati gatti, Bianchino e Sibillone, la dedica nella prima edizione, poi scomparsa nelle successive. Al Comune di Forlimpopoli lasciò gran parte della sua "vistosa sostanza", come la definì il Sindaco di allora[6], a dimostrazione del fatto che, nonostante gli anni trascorsi in Toscana, non avesse mai dimenticato la sua terra d'origine.