Racconti Edizione Da Collezione - Caterina Percoto |
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Author:
| Percoto, Caterina |
ISBN: | 979-8-7696-6060-3 |
Publication Date: | Nov 2021 |
Publisher: | Independently Published
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Book Format: | Paperback |
List Price: | USD $11.96 |
Book Description:
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Caterina Marianna Percoto (Manzano, 19 febbraio 1812 - Manzano, 15 agosto 1887) è stata una scrittrice e poetessa italiana.
La carriera letteraria di Caterina Percoto ha inizio nel 1839, grazie a Don Comelli che inviò segretamente alla Favilla di Trieste il primo scritto di Caterina: un commento alla traduzione di Andrea Maffei di alcuni brani della Messiade di Klopstock. Iniziò così il rapporto di Caterina con l'editore Francesco Dall'Ongaro, che ben presto...
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Caterina Marianna Percoto (Manzano, 19 febbraio 1812 - Manzano, 15 agosto 1887) è stata una scrittrice e poetessa italiana.
La carriera letteraria di Caterina Percoto ha inizio nel 1839, grazie a Don Comelli che inviò segretamente alla Favilla di Trieste il primo scritto di Caterina: un commento alla traduzione di Andrea Maffei di alcuni brani della Messiade di Klopstock. Iniziò così il rapporto di Caterina con l'editore Francesco Dall'Ongaro, che ben presto diventò suo mentore.
Immersa nei paesaggi friulani, sovrintendendo al lavoro nei campi e alla coltura dei bachi da seta, ritrasse nelle sue opere lo stagnante mondo di povertà del Friuli, sotto il dominio austriaco.
Nel 1841 apparirono sulla Favilla i primi racconti della Percoto. Dall'Ongaro la fa conoscere nel mondo letterario italiano.
Nel 1847, dopo un viaggio a Vienna, iniziò il lungo contatto epistolare con Carlo Tenca. Ma con la Prima guerra di indipendenza, nel 1848, i suoi scritti divennero politicamente più impegnati, essendo rimasta sconvolta e testimone oculare dei cosiddetti "fatti di Jalmicco". Allora, infatti, Udine e alcuni villaggi friulni si erano ribellati alla dominazione asburgica e l'esercito austriaco intervenne pesantemente dando fuoco a interi paesi, fra cui Jalmicco frazione di Palmanova, Visco e Bagnaria Arsa, che appunto aggiunse al nome l'aggettivo "Arsa" per ricordare queste vicende. In questo periodo scrisse racconti come La donna di Osoppo e La coltrice nuziale, i quali riscossero un grande successo negli ambienti patriottici.
Nell'ottobre 1852 morì il fratello Costantino, lasciandole il gravoso compito dell'educazione dei suoi giovanissimi figli.
Negli anni cinquanta, inoltre, iniziò a scrivere in lingua friulana, e dopo due anni di trattative con l'editore Le Monnier, il quale temeva che i titoli in friulano avrebbero infastidito gli Austriaci, nel 1863 uscirono due volumi di racconti. Caterina fu raccoglitrice della tradizione e narrativa popolare, pubblicò nel 1863 Racconti, una raccolta di favole friulane.
Gli ultimi anni di vita della scrittrice furono piuttosto sofferti, a causa delle sue precarie condizioni di salute, ma allo stesso tempo densi di avvenimenti ed incontri di particolare rilievo. Nel 1867, ad esempio, incontrò a Udine, Giuseppe Garibaldi in persona. Quindi si recò a Firenze, dove frequentò il salotto di Francesco Dall'Ongaro venendo a contatto con i letterati e i politici emergenti di quel periodo.
L'anno successivo rifiutò la nomina a direttrice dell'Educandato di Santa Chiara (oggi Educandato Uccellis) e nel 1871 il ministro Cesare Correnti la nominò ispettrice degli educandati veneti.
Nel 1878 e nel 1883 vengono pubblicate due raccolte di suoi racconti.
Caterina Percoto morì il 15 agosto 1887 a San Lorenzo di Soleschiano ed è sepolta a Udine accanto al poeta friulano Pietro Zorutti.