Richiami Di Amore e Di Dolore

Queste pagine sono uno squarcio che il Signore apre nella coltre dei mille fatti umani di ogni giorno, perché possiamo renderci conto della trascendenza di quanto stiamo vivendo in questo nostro tempo così confuso e doloroso; sono come lampi di luce che in questa notte di angoscia e di tempesta, in cui giacciono il mondo e la Chiesa, illuminano per brevi istanti l'agire degli uomini e l'Agire di Dio. Ci fanno prendere consapevolezza della grande guerra di spiriti, di "regno contro...
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Queste pagine sono uno squarcio che il Signore apre nella coltre dei mille fatti umani di ogni giorno, perché possiamo renderci conto della trascendenza di quanto stiamo vivendo in questo nostro tempo così confuso e doloroso; sono come lampi di luce che in questa notte di angoscia e di tempesta, in cui giacciono il mondo e la Chiesa, illuminano per brevi istanti l'agire degli uomini e l'Agire di Dio. Ci fanno prendere consapevolezza della grande guerra di spiriti, di "regno contro Regno", che stiamo vivendo innanzi tutto dentro ognuno di noi, e ci sollecitano a schierarci definitivamente dalla parte della Volontà di Dio e del suo Amore. Sono la testimonianza sofferta di un'anima bambina, di "una missionaria della Misericordia Divina", una laica madre di famiglia che il Signore ha preparato da molti anni nella scuola della sua Croce. Ha sottoposto le esperienze straordinarie che vive alla conoscenza e discernimento del sacerdote che ha accettato di farle da padre spirituale, responsabile della pubblicazione di queste pagine.A distanza di mesi - ha iniziato a scriverle nel Dicembre del 2019 - nel rileggerle si ha la sensazione che nessuna di queste scene così "vive" e di queste confidenze di Gesù siano casuali, ma seguono un filo conduttore, delineano un disegno preciso nel quale il Signore, oserei dire, chiama a giudizio il mondo che affonda nel peccato, nella corruzione e nelle sue conseguenze - per esempio, l'epidemia che dilaga nel mondo - ma ancor più raccapricciante e angoscioso è l'esame che il Signore fa alla sua Chiesa e ai suoi Ministri. Un dolore corrispondente al suo Amore, che mostra e condivide con questa sua "figlioletta", come Lui la chiama, e davanti al quale lei si sente un nulla, incapace di far niente, schiacciata dal peso di tali confidenze.Alcune sono predizioni di eventi futuri presentati sotto figure misteriose; a volte con descrizione molto precisa di ciò che ha visto. Ma altre sono pagine di teologia autentica, precise e belle, che chiaramente non sono frutto della cultura o della mente di questa creatura. In certi momenti lo stile evoca quello degli antichi Profeti, e d'altronde, dimostra una certa preparazione biblica con riferimenti ad eventi e personaggi dell'Antico Testamento. "In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti" (Amos 3,7). E se lo Spirito Santo "ha parlato per mezzo dei profeti", come diciamo nel Credo, questo non fu solo prima di Cristo, ma anche dopo, come attesta il Nuovo Testamento. La Fede teologale o soprannaturale, quella che ci dà una comunione di vita con Dio, dobbiamo darla alla Rivelazione pubblica come la Chiesa la conserva e ce la presenta; ma quella che possiamo dare a determinate rivelazioni "private", come sono il contenuto di queste pagine, è una semplice fede umana come quella che diamo agli uomini e alle loro notizie, e molte volte siamo invitati a darla a cose che possono riguardare il nostro atteggiamento religioso e il rapporto con Dio. È vero che non fanno parte del Credo, ma servono - tra le altre cose - a tastare la qualità della nostra Fede soprannaturale, giacché "la carità... si compiace della verità; tutto copre, tutto crede, tutto sopporta, tutto spera" (1 Cor 13,6-7). Per questo dice San Paolo: "Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono" (1 Tes 5,19-21). Allenano il "sensus fidei", il nostro istinto della Fede e il nostro discernimento.E nel tempo attuale che vive la Chiesa, di una perdita generale della Fede, compresi tanti Pastori, sarebbe inutile aspettarci da essi approvazioni o "imprimatur" come garanzia della credibilità di tali rivelazioni private. Per questo fin dal 1966 non è più obbligatorio pubblicarle senza questa autorizzazione e verifica. In un certo senso la Provvidenza così ci sta dicendo: ormai è tempo che i figli di Dio siano sufficientemente maturi e consapevoli della Fede della Chiesa.