Rime |
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Author:
| Angiolieri, Cecco |
ISBN: | 978-1-0745-4766-0 |
Publication Date: | Jun 2019 |
Publisher: | Independently Published
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Book Format: | Paperback |
List Price: | USD $13.00 |
Book Description:
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Francesco (detto Cecco) Angiolieri (Siena, 1260 circa - Siena, 1313) è stato un poeta e scrittore italiano, contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente alla storica casata nobiliare degli Angiolieri.Nei suoi sonetti emergono l'attenzione per la vera realtà della vita borghese e la rappresentazione realistica e schietta dell'amore e della sessualità. L'inventio di Cecco, in realtà assai ristretta, culmina nell'ampio utilizzo della parodia, utilizzata per rovesciare tutti i caratteri...
More DescriptionFrancesco (detto Cecco) Angiolieri (Siena, 1260 circa - Siena, 1313) è stato un poeta e scrittore italiano, contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente alla storica casata nobiliare degli Angiolieri.Nei suoi sonetti emergono l'attenzione per la vera realtà della vita borghese e la rappresentazione realistica e schietta dell'amore e della sessualità. L'inventio di Cecco, in realtà assai ristretta, culmina nell'ampio utilizzo della parodia, utilizzata per rovesciare tutti i caratteri propri dello stilnovismo, e nell'invenzione dell'invettiva antipaterna, cinicamente rivolta in S'i' fosse foco agli avari genitori che non gli permettevano di scialacquare per conquistare le belle donne.Importante sottolineare, infine, che i suoi sonetti spesso contengono allusioni autobiografiche, per lungo tempo considerate vere: si veda, ad esempio, l'amore per la linguacciuta Becchina, le diatribe con la moglie, pettegola e arcigna, una vita gaudente e spensierata trascorsa tra i dadi ed il buon vino. Sebbene sia fuori di dubbio che sia stato un uomo dal temperamento ardente, scapigliato, e che la sua vita sia stata segnata dalla sregolatezza e della dissipazione, è da escludere che le sue composizioni contengano precise indicazioni autobiografiche. Becchina, "figlia d'un agevol cuoiaio", è il capovolgimento dell'immagine stilnovista della donna-angelo. E in un sonetto dice quali sono le tre cose che gli fanno " 'l cuor lieto sentire": "la donna, la taverna e 'l dado".