Sentimi Lilla

«Cado di notte, sulle stelle c'è tristezza ma nessuno mi crede». Non c'è frase che cammini da sola, né rose pronte a fiorire per caso: ogni parola continua in un'altra. È come un melodramma ironico che ha consensi, un'altalena di sonorità diffuse che trae forza dal raccapricciante svago dei contorni. Sentimi Lilla è un traffico introspettivo e illecito di perplessità e insicurezze. Uno stato d'animo di figurine colorate incollate ai bordi...
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«Cado di notte, sulle stelle c'è tristezza ma nessuno mi crede».

Non c'è frase che cammini da sola, né rose pronte a fiorire per caso: ogni parola continua in un'altra. È come un melodramma ironico che ha consensi, un'altalena di sonorità diffuse che trae forza dal raccapricciante svago dei contorni.
Sentimi Lilla è un traffico introspettivo e illecito di perplessità e insicurezze. Uno stato d'animo di figurine colorate incollate ai bordi della mente. Fili logici e irrazionali mossi da un burattino di carta che baratta il cibo con della poesia e ne è felice. L'ultima sintesi di una serie istoriata per compiacere l'agghiacciante raggio della fantasia. Le parole evadono da una Community Platform verso dimensioni più intime. Allusioni e minuscoli inconvenienti reggono lo scheletro dell'inventiva e mantengono alta l'attenzione. Remare contro o a favore di sé stessi è un flauto sensoriale che imita qualcos'altro. Nella poesia galleggia l'Idra di Lerna e, sotto, un fondale lillà che non può essere di altri colori.

Sentimi lì, dove la finzione si distacca dalla concretezza, perché c'è tanto quanto si vorrebbe e non si ha il coraggio di chiedere.