Sindrome Giapponese

Apocalisse e distopia: tema ricorrente tra i disegnatori nipponici, almeno dagli anni '50. Perché assai prima della (puerile) psicosi escatologica del Millenium Bug, erano stati proprio loro, i mangaka, ad ammonirci su un ben più verosimile "Duemila e non più Duemila". Come dire che Caso e Fato - o chi per loro - raddoppiavano la posta giocando su paure e inquietudini (ir)razionali, nella sostanza rimaste le stesse in saecula saeculorum. E oggi che la realtà, come sempre, ha di...
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Apocalisse e distopia: tema ricorrente tra i disegnatori nipponici, almeno dagli anni '50. Perché assai prima della (puerile) psicosi escatologica del Millenium Bug, erano stati proprio loro, i mangaka, ad ammonirci su un ben più verosimile "Duemila e non più Duemila". Come dire che Caso e Fato - o chi per loro - raddoppiavano la posta giocando su paure e inquietudini (ir)razionali, nella sostanza rimaste le stesse in saecula saeculorum. E oggi che la realtà, come sempre, ha di gran lunga superato le fantasie più atroci, possiamo dire che mai pronostico fu così eloquente circa la profonda meschinità dell'agire umano. Insomma non per essere negativi a tutti i costi, ma proprio vero che, volendo far nostra l'amara boutade di un vecchio film di Lelouch, il peggio non è mai morto.
In Appendice: "Orwell, da Occidente a Oriente e ritorno: «1984» in versione manga", più un racconto inedito dell'autore.