Umarelles!

libri.tognozzi.it/umarelles/ L'Umarell (Treccani docet) è il "pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono." Se poi gli umarell sono due, ecco che, alla faccia della corretta dizione dialettale, non si sa bene se di origine emiliana o lombarda, possono qui diventare, non si sa bene se con...
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libri.tognozzi.it/umarelles/

L'Umarell (Treccani docet) è il "pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono."
Se poi gli umarell sono due, ecco che, alla faccia della corretta dizione dialettale, non si sa bene se di origine emiliana o lombarda, possono qui diventare, non si sa bene se con inglesismo o francesismo, 'Umarelles'.
I quali generalmente si scambiano commenti e considerazioni, non si sa bene quanto profonde oppure scontate, divertenti oppure deprimenti, ingenue oppure sagaci.

Insomma, è tutto un 'non si sa bene'. E in effetti, non si sa bene nemmeno perché sia stato pubblicato questo libro. Ci sono dialoghi, con la classica battuta finale come nella tradizione delle strisce comics, che a volte 'ci stanno' e altre volte gridano vendetta, e ci sono disegnini tutti originali, però impaginati col copia-incolla (altrimenti sai lo sbattimento...).

Sarà che di questi tempi si ha bisogno di qualsiasi pretesto per provare a sorridere, o che gli autori vogliono esorcizzare l'età che pericolosamente incalza... Oppure, quantomeno, che gli Umarelles passano tanto tempo all'aria aperta.
Comunque, l'invito è a godersi, sulla carta o nella realtà, la dimensione 'umarellistica' finché si può.
Perché prima o poi si diventa tutti Umarelles; il problema è che, in futuro, non si sa bene se ci saranno ancora cantieri da guardare.
Del resto, "una volta qui era tutta campagna!".